59° Elefantentreffen 2015 / Solla: il mio primo Elefante! Parte 1

PRE-PARTENZA: come è nata l’idea di diventare un Elefantentreffer, la ricerca di un compagno di viaggio e l'odissea dei preparativi.
La mia Harley-Davidson Dyna FXDC poco prima della partenza per l'Elefantentreffen.
Sono qui, seduto in un bar sui Navigli a Milano, è martedì mattina, sono tornato già da un paio di giorni e mentre sorseggio un cappuccino caldo ho ancora il sorriso stampato sulla faccia e gli occhi che ridono da cinque giorni, precisamente da venerdì, quando sono rimasto pietrificato dalla gioia ammirando per la prima volta lo striscione blu dell’Elefantentreffen che mi ha fatto realmente capire, come un energico pizzicotto, che ce l’avevo fatta, ero davvero riuscito ad arrivare ad uno dei più tosti raduni motociclistici europei con la mia Harley-Davidson e che non stavo sognando.
Già, va detto che l’Elefantentreffen rappresenta, alpinisticamente parlando, uno dei tanto ambiti 8000 da conquistare. Gli fanno compagnia l’Altes Elefantentreffen (Nurburgring, Germania), il Pinguinos (Valladolid, Spagna), il Krystal Rally (Norvegia) e il giovanissimo Agnellotreffen (Pontechianale, CN, Piemonte).

Ho sempre il brutto vizio di farmi prendere la mano dall’esuberanza e partire dalla fine.
Facciamo un passo indietro.

Siamo sul finire del 2012 e il mio amico Eden, grande - perdonate il francesismo - cazzutissimo motociclista viaggiatore, inizia a raccontarmi di questo fantomatico raduno invernale in Germania, molto difficile da raggiungere e la cui peculiarità risiede nel fatto che, nonostante le temperature rigide bavaresi di gennaio, si dorme in tenda sotto la neve.
Per chi non mi conoscesse bene, da sempre amo le sfide e mettermi costantemente alla prova.
Così, ingenuamente, Eden, raccontandomi le sue esperienze del raduno degli elefanti, ha acceso una piccola scintilla in me che mi ha condotto ad una cascata di pensieri, programmi e ricerche informatiche sul web alla conquista del mio primo "8000".

Essendo alle prime armi non volevo essere una palla al piede per il gruppo già consolidato di Eden, così ho iniziato a chiedere in giro se ci fosse qualcuno così pazzo da seguirmi in questa folle impresa. Purtroppo prima dell’edizione del 2013 non trovai nessuno. Non mi persi d’animo e continuai a cercare finché non “conobbi” Niccolò, tramite il forum Webchapter, e ci scrivemmo prima dell’estate 2013 per iniziare ad organizzarci.
Qui mi tocca aprire una piccola parentesi, con Niccolò, nonostante abitiamo a neanche 100 Km di distanza, ci siamo visti di persona solo due volte, una casualmente all'European Bike Week presso Faaker See in Austria nello stesso anno (avevamo parcheggiato uno affianco all'altro) e l’altra… beh continuate a leggere, non voglio anticiparvi nulla.
Purtroppo l’edizione 2014 la dovetti saltare perché coincideva con un importante esame all’Università che il nostro padrino Don Vito l’avrebbe descritto come uno di quegli esami che non si può rimandare.

Ok, non voglio tediarvi troppo con la storia della mia vita, veniamo al sodo. Come fece Eden con me, ho fatto con Francesco, mio amico e compagno di Brazilian Jiu-Jitsu. Anche Francesco è uno di quelli che amano le sfide, specialmente se si tratta di prove di sopravvivenza. Così sul finire del 2014 abbiamo iniziato a prepararci per il viaggio. Già da mesi leggevo tanti articoli su internet, racconti, reportage, e importunavo tutti quelli che incontravo al Blues Bikers Pub chiedendo informazioni e consigli.
Quest’anno era l’anno buono, me lo sentivo. Partenza giovedì 29 gennaio e rientro domenica 1 febbraio. Anche l’Università mi ha mandato un segnale di approvazione fissandomi un altro esame molto importante mercoledì 28, il giorno prima della partenza.

È martedì 27, sono le 22 e una fitta mi prende lo stomaco. Sarà in parte causata dalla dozzina di caffè che mi son bevuto ormai ogni giorno da una settimana a questa parte (brutto vizio che ho prima di un esame)… ma non è solo questo. Sarà l’esame di domani? o forse la partenza di dopodomani? Cerco di autoconvincermi che sia dovuto all’esame, ma mento sapendo di mentire.
Purtroppo non sono bravo a dire bugie. Nemmeno a me stesso.

Il 28 sono di turno al Pronto Soccorso odontoiatrico dell'Ospedale San Paolo, stacco alle 13:15 e alle 14 inizia l’esame che durerà fino alle 16. Torno di corsa a casa e termino gli ultimi preparativi per il viaggio (scriverò a breve un articolo dedicato alla preparazione, alle cose da portare, abbigliamento e consigli utili). Alla sera sono ospite per cena dai miei zii; è una mezza tradizione. Ovviamente mio fratello mi informa che il meteo ci sarà avverso, invitandomi a rinunciare. Fa sempre così, ma gli voglio bene lo stesso. Finisco presto di cenare e torno a casa mia.
Manca ormai davvero poco alla partenza e non mi sembra neanche vero che domani, con la mia fedele Harley, partirò finalmente per il mio primo Elefante! Vado a dormire con un po’ di irrequietezza ma con quell’adrenalina ed entusiasmo che solo un grande viaggio in moto ti fa provare.

Domani sarà una grande giornata. Una fredda giornata. Una grande, fredda e lunga giornata.

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See you soon on the road,

Jack




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